Vietnam: natura e comunità

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Durante il mio viaggio in Asia sono stati tanti quelli che mi hanno detto di andare in Vietnam, dicendo che è bellissimo. Personalmente non mi attraeva molto ma fidandomi dei consigli altrui ho deciso di visitarlo spendendoci ben sei settimane. Devo dire che non mi ha fatto impazzire dal punto di vista culturale né naturalistico, anche se ci sono delle zone che sono effettivamente molto belle. Il turismo ha già aggredito questo paese e trovare qualcosa che sia genuino è effettivamente difficile. Quello che ho apprezzato di più è stato il cibo e la rilassatezza dei suoi abitanti. La cosa più sorprendente è stato vedere quanto questo paese sia in pieno boom economico e che presto crescerà raggiungendo stati come la Thailandia e magari superandoli pure.

Il Vietnam è un paese abbastanza grande e sviluppato in lunghezza. Le differenze fra nord e sud sono marcate e si vedono nella cucina, nella lingua, nella geografia, nel clima, nella cultura e nel carattere delle persone. Il nord è più freddo e piovoso, sia climaticamente che per quanto riguarda le persone, più chiuse e distaccate. Il nord è più frenetico e mentre il sud decisamente più rilassato. Nonostante il turismo ormai ben sviluppato, i prezzi rimangono ancora molto bassi: per dormire, mangiare, spostarsi, fare tour organizzati, affittare un motorino, tutto costa molto poco. Nonostante il cibo locale sia molto buono, ristoranti etnici di tutti i tipi pullulano le città permettendo di gustare prelibatezze da ogni parte del mondo a dei prezzi mai visti. Ho trascorso quasi due mesi in questa terra ospitale. Qua di seguito vi illustro il mio itinerario.

Per un articolo sulla storia e la cultura del Vietnam, rimando qua.

Il mio itinerario

“Eppur si muove,” diceva Galileo. “Eppure navigano,” possono dire i marinai vietnamiti della costa dell’Annam a proposito delle loro giunche.”

Bernard Moitessier

Hanoi

Capitale del Vietnam, conta 7 milioni e mezzo di abitanti. Città estremamente caotica, incarna le forti contraddizioni di un paese in via di sviluppo con i suoi quartieri ricchi e puliti, ricchi di grattacieli e quelli poveri e sporchi, dove la gente vive in catapecchie. Nonostante ciò, ho visto pochissimi barboni e mendicanti, questo in generale in tutto il Vietnam. La zona turistica è quella centrale, più antica, ma anche la più decadente. Le attrazioni sono molte ma tutte abbastanza deludenti e il traffico e il caos sono talmente folli che ti fanno odiare con tutto te stesso questo groviglio di contraddizioni. All’interno c’è un lago, talmente inquinato che i pesci muoiono. Non lontano dalla capitale c’è la spettacolare baia di Halong, che io per motivi di clima e periodo (era natale) non ho potuto visitare. Interessanti i musei sulla guerra del Vietnam, l’unica cosa per cui vale la pena fermarsi in quella città.

Hanoi
Fauna ittica (morta) del lago Ho Tay, Hanoi
Hanoi
Mausoleo di Ho Chi Minh
Hanoi
Museo della guerra
Hanoi
Tempio degli antenati
Hanoi
Thoung Dinh, zona ricca di Hanoi
Hanoi
Torre della bandiera
Hanoi
Tempio buddista
Hanoi
Mercato
Hanoi
Chua Tran Quoc pagoda
Hanoi
Cittadella imperiale
Hanoi
Mercato
Hanoi
Entrata di un tempio
Hanoi
Tempio
Hanoi
Pagoda a una colonna
Hanoi
Quartiere del centro storico
Tam Coc

Visitabile in un giorno da Hanoi, è una piccola perla immersa in un contesto naturale molto peculiare. Vi si trova la prima capitale del primo regno unificato del Vietnam, chiamata Hoa Lu (attuale Ninh Binh), del 967 CE. Si posso visitare dei templi e pagode dell’epoca (tra cui la più grande pagoda del Vietnam) e alcune porte della città. Non molto distante si trova il Tam Coc Bich Dong, ovvero un parco naturale patrimonio dell’UNESCO. Un largo e pacato fiume scorre in mezzo a una gola ed è possibile visitarlo a bordo di una barca a remi che vengono usati dai vietnamiti con i piedi (spesso donne). Il fiume passa dentro tre grotte naturali molto belle. Il paesaggio è verde e rilassante, anche se meta turistica e si rischia di trovare la calca di persone (io sono stato fortunato). I dintorni sono visitabili in motorino, macchina o bicicletta da cui è possibile godere il verde, le pareti rocciose, il silenzio, la pianura circostante.

Hoa Lu
Hoa Lu
Hoa Lu
Hoa Lu
Hoa Lu
Hoa Lu
Hoa Lu
Hoa Lu
Tam Coc Bich Dong
Tam Coc Bich Dong
Tam Coc Bich Dong
Tam Coc Bich Dong
Tam Coc Bich Dong
Tam Coc Bich Dong
Tam Coc Bich Dong
Tam Coc Bich Dong
Tam Coc Bich Dong
Tam Coc Bich Dong
Tam Coc Bich Dong
Tam Coc Bich Dong

Hoi An

Cittadina di appena 120 mila abitanti, è famosa per le sue attrazioni turistiche. Nel XVI e XVII secolo il suo porto vide insediarsi cinesi, giapponesi, olandesi e indiani. Usata per il commercio anche da spagnoli e portoghesi, conosciuta agli europei con il nome di Faifo. Fu la prima a cristianizzarsi e fra i vari missionari ci fu Alexandre de Rodhes che ideò l’alfabeto quoc ngu, l’attuale utilizzato dai vietnamiti per scrivere. Patrimonio dell’UNESCO, presenta una fusione architettonica di edifici orientali (giapponesi, cinesi, indiani) e occidentali in un risultato unico. Presenta un ponte di fattura giapponese coperto unico al mondo: al suo interno ha un tempio buddista. I dintorni della città sono molto belli, campagne verdi e spiagge rilassanti.

Hoi An
Hoi An
Hoi An
Hoi An
Bevanda tipica di Hoi An
Bevanda tipica di Hoi An
Ponte giapponese
Ponte giapponese
Tempio cinese
Tempio cinese
Tempio cinese
Tempio cinese
Hoi An
Hoi An
Mỹ Sơn

Il sito archeologico templare di My Son si trova non molto lontano da Hoi An. Risale al IV secolo CE ed era dedicato a Shiva, fatto erigere dal re Bhadravarman ed era il principale luogo di culto dei sovrani del regno Champa. I primi edifici erano costruiti in legno e non rimane niente di essi, a parte una stele che ne parla. I templi in laterizi furono costruiti a partire dal VII secolo e il più antico degli undici ancora presenti è dell’VIII secolo. Si tratta probabilmente del più antico sito archeologico abitato dell’intera Indocina; sfortunatamente la maggior parte degli edifici è stata distrutta dai bombardamenti americani. Per importanza storica viene paragonato ad Angkor Wat (Cambogia), Bagan (Myanmar), Ayutthaya (Thailandia) e Borobudur (Indonesia). Lo stile architettonico ricorda quello di alcuni templi di Angkor Wat.

My Son
My Son
My Son
My Son
My Son
Yoni – My Son
My Son
My Son
My Son
Lingam – My Son
My Son
My Son

Da Nang

Quarta città del paese, con i suoi un milione e quattrocentomila abitanti è sicuramente la meta preferita dagli espatriati occidentali. Presentando tutti i vantaggi di una grande città, come negozi di ogni tipo, ristoranti, centri commerciali, grandi vie di comunicazione, divertimenti mantiene un carattere decisamente tranquillo e rilassato, con la sua lunga spiaggia in piena zona centrale, gli abitanti alla mano e per niente stressati. Vicino ci sono le Montagne di Marmo che all’interno ospitano grotte con santuari buddhisti; il resort francese Bana Hills, estremamente turistico ma iconico con il suo ponte sostenuto da giganti mani e la zona montuosa Son Tra, piccola penisola a nord della città che presenta templi buddisti, foreste e spiagge da sogno.

Da Nang
Da Nang
Da Nang
Da Nang
Da Nang
Da Nang – Marble Mountains
Da Nang
Da Nang – Marble Mountains
Da Nang
Da Nang
Da Nang
Da Nang
Da Nang
Da Nang
Da Nang
Da Nang
Da Nang

Da Lat

Cittadina di una zona montuosa, è situata su un altipiano di 1500 metri dal livello del mare. Di fondazione francese, è piena di edifici in stile occidentale. La parte più bella della cittadina è sicuramente la Crazy House creata da una vietnamita che ha vissuto in Russia per molti anni. Hotel in cui è possibile pernottare, presenta un’architettura unica e creativa che richiama gli elementi della natura. Da Lat è soprattutto meta turistica per gli amanti delle escursioni naturalistiche, presenta nei dintorni vari luoghi d’interesse come cascate, templi, fattorie, piantagioni di caffè visitabili, serre di fiori. Nei dintorni ci sono molti villaggi abitati da etnie diverse e con dialetti differenti dal vietnamita. Di solito si dedicano all’agricoltura. Si possono fare molte attività come rafting, arrampicata, teleferica (zip line), discendere dalle cascate, trekking e via dicendo. Il clima temperato in estate la rende una delle mete più ambite durante il caldo umido.

Tempio Buddista - Da Lat
Tempio Buddista – Da Lat
Da Lat
Da Lat
Casa Pazza - Da Lat
Casa Pazza – Da Lat
Casa Pazza - Da Lat
Casa Pazza – Da Lat
Da Lat
Da Lat
Da Lat
Da Lat
Canyoing in Da Lat
Canyoing in Da Lat
Canyoing in Da Lat
Canyoing in Da Lat
Canyoing in Da Lat
Canyoing in Da Lat
Casa Pazza – Da Lat

Ho Chi Minh City 

Conosciuta fino agli anni ‘70 come Saigon, e molto spesso ancora chiamata così, era la capitale del Vietnam del Sud. Contando 9 milioni di abitanti (13 considerando tutta l’area metropolitana) è da molti vista come un luogo infernale peggio di Hanoi. A mio modesto parere, la capitale è decisamente più caotica e insignificante da un punto di vista turistico. Ho Chi Minh City offre attrazioni più interessanti e meglio conservate, il centro è più pulito e spazioso, meno caoticamente folle di quello di Hanoi. Anche qua i musei sulla guerra del Vietnam sono decisamente la perla numero uno ma non mancano le opere architettoniche di interesse come la Basilica di Nostra Signora, la pagoda Xa Loi, il grattacielo Landmark-81 e il teatro. Da non perdere il mercato Ben Thanh.

Ho Chi Minh City
Ho Chi Minh City – Poste
Ho Chi Minh City
Ho Chi Minh City – Installazioni per il Tet
Ho Chi Minh City
Ho Chi Minh City – Basilica di Nostra Signora
Ho Chi Minh City
 Ho Chi Minh City - Museo della Guerra
Ho Chi Minh City – Museo della Guerra
 Ho Chi Minh City - Museo della Guerra
Ho Chi Minh City – Museo della Guerra
 Ho Chi Minh City - Museo della Guerra
Ho Chi Minh City – Museo della Guerra
 Ho Chi Minh City - Museo della Guerra
Ho Chi Minh City – Museo della Guerra
Ho Chi Minh City – Museo della Guerra
Mekong Delta

Da Ho Chi Minh City è possibile fare diverse escursioni di un giorno o più. Una delle più popolari è quella sul delta del Mekong. Io ho optato per quella di un giorno, dato il mio tempo limitato, che viene fatta nella zona di My Tho. Sinceramente non mi è piaciuta molto e infatti dicono che la migliore zona sia quella di Can Tho ma per visitarla ci vogliono almeno due giorni (da Ho Chi Minh City).

My Tho - Tempio Buddista
My Tho – Tempio Buddista
My Tho - Tempio Buddista
My Tho – Tempio Buddista
Mekong Delta
Mekong Delta
Mekong Delta
Mekong Delta
Fabbrica di dolci al cocco
Fabbrica di dolci al cocco
Mekong Delta
Mekong Delta

Phu Quoc

Isola tropicale a sud della Cambogia di territorio vietnamita, è una piccola gemma nel Golfo del Siam. Su 574 km quadrati vivono 93 mila abitanti. L’isola ha un clima perfetto in inverno. Nonostante stiano cercando di lanciarla da un punto di vista turistico in modo massiccio, con la costruzione di alberghi, resort in stile occidentale e via dicendo, mantiene ancora il suo carattere originario soprattutto la cittadina di Duong Dong. L’isola presenta una discreta quantità di bellissime spiagge bianche dalla sabbia fine il mare cristallino. La più famosa rimane la spiaggia delle stelle marine, dove è possibile trovarne tantissime nell’acqua trasparente. Non mancano parchi naturali e cascate, anche se la parte migliore rimangono le spiagge.

Phu Quoc
Phu Quoc
Phu Quoc
Phu Quoc
Phu Quoc
Phu Quoc
Phu Quoc
Phu Quoc
Phu Quoc
Phu Quoc
Phu Quoc
Phu Quoc
Phu Quoc

Conclusione

Un paese interessante con una storia recente decisamente affascinante e in realtà non molto ben conosciuta. Una popolazione estremamente calma e gentile (un po’ meno al nord) devastata da una guerra che è riuscita a vincere con pazienza e determinazione. Un paese in cui è ideale investire soldi se si hanno liquidi da far fruttare. Una nazione grande che offre una grande varietà di attrazioni. Quello che per me è mancato è la parte architettonica e spirituale, in quanto la maggior parte dei templi sono mal tenuti e poco interessanti. In generale da un punto di vista architettonico non c’è molto di tradizionale e di questo bisogna ringraziare gli americani che hanno distrutto il possibile. Un paese che vale la pena di gustarsi con calma godendo della gentilezza della sua gente, della bontà del suo cibo e della rilassatezza del suo vivere.

Vi ricordo che è possibile finanziare i miei viaggi e quindi i miei articoli! Grazie!

Myanmar, il paese delle pagode

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